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478 | bernardo morsolin |
Ha il diametro di settanta millimetri e rappresenta nel diritto il busto di Marsiglio, volto a destra, vestito di toga, senza barba e con la testa coperta di un drappo, che gli scende sopra le spalle. Vi si legge all’ingiro: — " MARSILIVS • MAIOR • DE • CAR • II • PAT • D • ANN • MCCCXXIIII „. - È scolpito nel rovescio lo scudo dei Carrara, il Carro rovescio cioè, sormontato da un casco, con nel cimiero un gattopardo, in mezzo a una corona di foglie, cosparse di rosoni.
Lo circonda la leggenda: - " OBIIT • ANN • MCCCXXXVIII • DIE • XXI • MARTII„. — È superfluo, mi pare, avvertire, che l’autore della medaglia non tiene conto degl’interregni, ma estende la signoria dalla morte di Jacopo il Grande alla morte di Marsiglio.
Ho detto che il diametro della medaglia in onore di Marsiglio è di settanta millimetri. E di settanta millimetri è pure il diametro delle medaglie in onore di Jacopo il grande, di Nicolò, d’Ubertino, di Marsiglietto, di Jacopo secondo, di Jacopino, di Francesco il Seniore e di Francesco il Giuniore. È vero che l’Armand, nella cui collezione s’annoveravano le medaglie in onore d’Ubertino, di Marsiglietto, di Francesco il Seniore e diciamo anco di Nicolò, del diametro di settanta millimetri1, dichiara che di settantadue è invece il diametro delle due in onore di Francesco Novello, il Giuniore2; ma io credo che la misura di quest’ultime sia sbagliata, o risulti, per lo meno, da esemplari eccedenti alquanto nel contorno. Lo deduco dalla seconda delle due in onore di Francesco il Giuniore, della quale si custodisce un esemplare, in piombo, nello stesso Museo Civico di Vicenza, che non differisce nel diametro dalle prime. Il che porta naturalmente, mi pare, alla congettura che tanto l’una, quanto le altre, uscissero da uno stesso punzone e per volere forse d’un solo, che ne dava la commissione, e costituissero insieme una specie di collezione.