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476 | bernardo morsolin |
bertino, descrive ben undici medaglie, coniate, secondo lui, nel primo quarto del secolo decimo sesto1: le sette cioè in onore di Jacopo il Grande, di Nicolò, d’Ubertino, di Marsiglietto, di Jacopo secondo, di Jacopino e di Francesco il Seniore, che hanno il diametro di settanta millimetri2; le due in onore di Francesco Novello, e di Francesco il giuniore di millimetri settanta due3; e le altre, in onore di Francesco il Giuniore, della dimensione la prima di trentaquattro e l’altra di trentadue millimetri4.
È chiaro che in queste medaglie, ad eccezione della prima, in onore di Albertino Pappafava, si rappresenta la serie degli otto Carraresi, che tennero la signoria di Padova. Ma devesi avvertire che gli storici non annoverano tra gli otto Nicolò, in onore del quale fu pure coniata una medaglia con l’attributo di secondo signore5. Ch’egli aspirasse con tutte le forze alla signoria, non è cosa, che si possa mettere in dubbio; ma le speranze si risolsero in fumo, dacché gli ebbe a fallire il colpo contro Cangrande della Scala. Si sa, del resto, che il successore di Jacopo il Grande fu il nipote Marsiglio, figlio di Pietro. Vero è che, morto nel 1324 lo zio, gli fu contestata la signoria da’ due congiunti Nicolò e Ubertino; ma chi può dire che il primo de’ due fosse mai proclamato signore di Padova? Né la medaglia, che lo ricorda, dice, a rigor di termini, ch’egli fosse signore della città: lo dichiara, invece, signore del territorio di Padova, titolo derivatogli, secondo gli storici, dalle lotte e diciamo anche da’ trionfi, conseguiti nel contado, a danno degli emuli6.
- ↑ Id. Tom. II, pag. 15, e segg. dal n. 23 al 32. Tom. Ili, pag. 155. n. K. L.
- ↑ Id. Tom. II, pag. 15, dal n. 23 al 30.
- ↑ Id. Tom. Ili, pag. 155, n. K. L.
- ↑ Id. Tom. II, pag. 17, n. 31 e 32.
- ↑ Cittadella, Storia del dominio de’ Carraresi in Padova. Padova, 1842.
- ↑ Verci, Storia della Marca Trivigiana, Tom. x. Venezia, 1783.