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466 m. mariani


considerazione che il conte Carlo Giuseppe, ultimo del ramo cui spettava il feudo, era morto nell’11 aprile 1676, e soltanto in forza della sentenza 12 febbraio 1683 del consiglio aulico[1], erano stati dichiarati successori legittimi nel feudo i cugini su ricordati, e che il feudo, solo qualche tempo dopo, era passato per convenzione tra essi fattasi al Curzio Francesco. La convenzione è del 1 ottobre 1683[2].

Nell’anno andato ebbi anch’io la fortuna di acquistare in Pavia un testone, che di pochissimo differisce da quello pubblicato dal Promis. Quest’ultimo, conservato nella R. Raccolta di Torino, reca nel

D/ FRAN • TIT • M • ROD • C • D • G • S • R • I • VI •, poi la data guasta. Busto volto a destra;
R/ QVÆ • SOLA • VIRGO • PARTVRIT • La Madonna della Giara di Reggio.

Quello da me posseduto reca nel

D/ FRAN • TlT • M • RO • C . DE • C • S • R • I • VI * 1667.
Il R/ è identico a quello del testone del Promis. Noterò che certo per errore dello zecchiere fu nel mio esemplare posto un punto fra il DE e il C, che dovevano essere uniti (DECianae).

Come si vede, mentre il testone del Promis ha la data guasta e non decifrabile, il mio, la cui conservazione è in generale non troppo buona, reca chiarissimo l’anno 1667. E siccome i due esemplari possono quasi dirsi identici e debbono quindi ritenersi battuti da uno stesso signore, è naturale il supporre che la data del 1667 sia da leggersi anche su quello del Promis, e il conchiudere che molto

  1. V. Dionisotti, op. e pag. cit.
  2. V. nota precedente