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il fiorino d'oro di urbano v | 387 |
Questo fiorino fu coniato in Carpentrasso ed è rarissimo.
L’altro fiorino di cui esistono due varietà, una con la tiara e l’altra con la mitra, e con la leggenda SANT • PETRH, fu coniato in Avignone da Clemente VI1. Egli trasferì la sede pontificia in Avignone nel 1348, dopo aver acquistata la città da Giovanna d’Angiò, regina di Napoli, per 80000 fiorini d’oro; e cambiò totalmente il tipo della moneta sostituendo al titolo di Comes Venesini i nomi degli apostoli, SANTVS • PETRVS e SANTVS • PAVLVS. Questa innovazione fu continuata da’suoi successori.
Nella collezione del Museo Nazionale v’è un esemplare del fiorino di Clemente VI col segno della mitra:
Oro, grammi 3.48.
- D/ — S • IOHANNES • B. Il santo nimbato con mantello di pelli, in atto di benedire e con la croce nella sinistra. In alto una mitra.
- R/ — (chiavette incrociate). SANT • PETRH. Giglio fiorentino.
L’ultimo della serie e il fiorino di Urbano V coniato a Roma col consenso della Rcpubblica fiorentina contro gli ordini degli statuti del Comune di Firenze. Quanto cambiamento dal tempo di Giovanni Villani!
Umberto Rossi.
- ↑ Questa nuova attribuzione fu dimostrata dal sig. V. Capobianchi nel suo lavoro: Le monete di Roma e dei Papi da circa il 1280 al 1394, in Bull, di Num. e Sfrag. Anno II, Camerino, 1884.