Pagina:Rivista italiana di numismatica 1895.djvu/366

352 ettore gabrici

mine. È sorprendente che i due imperatori dell’anno 822 (69 d. C.), cioè Galba e Vitellio, non abbiano adottato questa riforma di Nerone. La distinzione dei loro dupondii ed assi non si può fondare che sulla differenza del metallo e per questo crescono le difficoltà a dismisura. È mestieri adunque pigliare le mosse dalla loro monetazione, se si voglia tentare su questo punto, una ricerca a cui accennavo più sopra.

Nel citare ho dato sempre la preferenza al Cohen, come il repertorio più completo e diffuso; e quando l’indicazione di esso non bastava, son ricorso al catalogo del Fiorelli, di cui mi son sempre servito per la descrizione dei tipi. Per amor di brevità, ho raccolto sotto il titolo di varianti tutti gli esemplari che o per l’epoca o per i particolari della leggenda e del tipo differivano dall’esemplare da me descritto. Perciò questo elenco, giova ripeterlo, è ben lungi dall’esser completo, e, più che altro, è un tentativo di una classificazione veramente scientifica delle monete imperiali, secondo la quale ho in animo di fare il Catalogo della Collezione Santangelo.




AUGUSTUS.

(739-767 — 15 a. C. - 14 d. C.).



a) Dupondii (oricalco).


1. — D. — avgvstvs tribvnic potest in corona di quercia.

R. — .... iii vir a a a f f Nel mezzo s . c1

  Cohen, Oct. Aug. n. 342.

  1. Questi tipi dei dupondii di Augusto sono costanti, ma il nome del monetiere varia. I nomi che vi si leggono sono: Q. Aelius Lamia