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BIBLIOGRAFIA
LIBRI NUOVI.
L’A. prende in esame i documenti contemporanei o angioini in cui è menzione degli augustali e dei tarì svevi. Riporta le interessanti e ben note indicazioni di Riccardo di San Germano sugli augustali (ordine di coniarli a Brindisi e Messina nel dis. 1231: una delle prime emissioni nel giugno 1232 ecc.); e alcuni brani dell’importante specchietto della monetazione sveva, redatto nella seconda metà del XIII secolo, di cui esistono due trascrizioni, una rinvenuta negli archiv. del Vaticano, dal Garampi (Schede manoscritte Biblioteca del Vaticano), e l’altra dal Blancard, nell’archivio di Marsiglia, e da lui pubblicata nella Revue Numismatique ( T. IX p. 212 anno 1864).
Il Winkelmann quindi discute con molta accuratezza il sistema monetario degli Svevi, e viene a conclusioni diverse da quelle dello Huillard-Bréholles, del Faraglia, del Blancard, ecc.
Il peso di 36 augustali, da lui esaminati, oscilla tra i gr. 5,796 e 5,188.
Si ha perciò la media di gr. 5,297, a cui aggiungendo, a compenso del consuno prodotto dall’uso, gr. 0,053, si ha gr. 5,350. Ora nei documenti angioini è detto, che il tareno deve pesare 1/6 dell’augustale, come ai tempi dell’Imp. Federico II, e quindi:
tareno = | 5,360 6 |
= gr. 0,891 |
oncia = gra. 0,89 × 30 = gr. 26,730 | ||
Libra = gr. 26,730 × 12 = gr. 320,760 |