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240 emilio motta

443. — 1510, maggio 2, Milano. — Si definisce la vertenza tra Bernardino Morosini, commissario regio delle monete, e Alessandro da Gambarana e Bartolomeo Ferrari, fermieri generali e maestri delle entrate, nonché Battista Crivelli regio maestro della zecca di Milano. Galeazzo Porro e Antonio Rozzasco, deputati dai fermieri alle "expeditiones quae in dies fieri occurrent„ all’officio delle monete, con voce, consiglio e firma coadiuveranno e contrasegneranno gli atti del Morosini, desistendo egli dalla sua opposizione. [Trivulziana Cod. n. 173].

444. - 1510, giugno 29, Milano. — Decreto che permette la spendizione delle monete teutoniche, vale a dire quelle state coniate nella zecca di Bellinzona. [Reg. Panig., N. 208. — Bellati, Mss. - Motta, Origini, p. 84].

445. — 1510, agosto 27, Milano. — Grida sulle monete. [Reg. Panig., N. 212 t. — Bellati, Mss.].

    «Per essere di novo comparso alcuna sorte de soldini stampiti in la Cecha de Casale et di Saluzo li quali hano da uno canto, cioè quelli da Casale, la Croce corno hano li nostri soldini, et da laltro canto uno sanato che è a similitudine de sanato Ambrosio ma non ha la scuriata in mane, quelli de Saluzo la croce da uno canto et da laltro laquila con due teste, li quali soldini per li assagij facti non valeno se non circha a octo dinari " si fa pubblico divieto di loro spendizione ed importazione nel ducato.

446. — 1511, febbraio 17, Milano. — Decreto sulle monete forastiere. [Reg. Panig., N. 247 t. — Bellati, Mss.].

    Nuovo bando delle monete " quale novamente se fabricano nela Cecha de Casal de Monteferrato, zoè soldini, danari da sey soldi, grossoni et ducati e scudi» monete risultanti per gli assaggi fatti «pegiore de qualuncha monete sia da molti anni in qua comparsa in questo dominio.» Divieto pure delle «terline false del stampo con simile a quelle sono fabricate nela Cecha de Milano, che non solamente hano causate interruptione de dicti ordini, ma ancora iiano dato materia de fare