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212 | francesco di palma |
entrambi valorosi guerrieri, che in parecchie memorie del tempo vengono con lode ricordati; ed in particolare Antonio Panormita, nel registrare i nomi di coloro, che furono compresi nel generale parlamento tenutosi in Napoli da Alfonso I d’Aragona il 28 febbraio del 1443, fra gli altri signori intervenuti, menziona un Cola di Campobasso pel conte di Campobasso suo padre, ed un Carlo di Campobasso1.
Nicola, come primogenito, successe al padre Angelo. Egli edificò nel 1458 su gli avanzi dell’antico castro, i quali ricordano le costruzioni dell’epoca osca2, il superbo castello, le cui mura sfidano tuttavia gl’insulti del tempo, munendolo di tutte le opere di difesa utili o necessarie a quell’epoca3. Per aver preso le parti degli Angioini, venne da Ferdinando I d’Aragona spodestato; ond’è che lasciato il regno, seguì in Francia il Duca di Angiò nel 1462. Colà passò a militare sotto Carlo il Temerario: dal quale essendo stato percosso con una guanciata, si vendicò dell’offensore, abbandonandolo a tradimento: e poichè la sua diserzione aveva contribuito alla disfatta e alla morte del Duca di Borgogna innanzi alle mura di Nancy, scrisse nella sua bandiera il motto: Ingentia marmora findit caprificus.
Angelo II, figlio di Nicola, fu richiamato in Napoli dal re Ferdinando, riebbe il dominio di tutti gli stati posseduti dal genitore, e così divenne il sesto Monforte conte di Campobasso. Prese per moglie Giovannella Caracciolo.
Nicola II figlio di Angelo II, ultimo Monforte conte di Campobasso, sollevò alla discesa di Carlo Vili la bandiera di Francia, e quindi fu costretto a lasciare tutti i suoi possessi nelle mani del re Ferrante II di Aragona.
L’Elenco, ricavato dal Grande Archivio di Napoli, ci dice, che la prima concessione del feudo di Campobasso venne nel 1326 fatta da Roberto d’Angiò a Riccardo Monforte; che questi abbia avuto per successore Carlo; e Nicola I appare figlio di Carlo, piuttosto che di Angelo. Poi dal 1395
- ↑ Ciarlanti G. V., Memorie storiche del Sannio.
- ↑ Mommsen, Friedlaender, Albini, Perrella.
- ↑ Muratori, Galanti, Perrella, Albini.