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196 giuseppe ruggero

"detto nella Parte prima del discorso sul Fiorino, essendochè i ducati più antichi furono battuti in Roma e non altrimenti in Portogallo ed in Genova. „ Ho detto ingenuamente, perchè dopo aver riportato quei documenti dei quali per ciò non può negar l’esattezza, s’avvede tuttavia che non uno solo ma tutti e cinque, quantunque di date diverse, sono errati in quelle due parole; e la prova dell’errore? Nientemeno che il suo ragionamento, dal quale deve risultare una verità che vale più d’ogni documento.

Se il Vettori rivivesse tra di noi, conoscerebbe un po’ meglio la storia numismatica del Portogallo, e sarebbe obbligato a confessare che quei documenti non sono altrimenti errati, per ciò che riguarda la moneta d’oro Portoghese. I primi marabottini di quel regno, portano il nome di Alfonso I (1123-1185), sono al massimo fino che era possibile allora di ottenere, ed al peso di grani 74; ed a questi seguono quelli del successore Sancio I1. Sono dunque più antichi di molto, dei Veneti, dei Romani e dei Fiorentini, hi queste condizioni, vedendosi confermata l’esattezza dei documenti in parola circa il Portugallensium, non saprei se alcuno volesse sostenere l’errore solamente per l’Ianuensium.

Che dopo il XVI secolo, a poco a poco si perdesse la memoria dell’antichità del genovino, non è da stupire come non ci deve stupire se fra gli scrittori dello scorso secolo, nessuno abbia pensato alla nostra prima moneta d’oro. Il genovino antico

  1. Teixeira de Aragao, Descripçao geral e historica das Moedas de Portugal. Lisboa, 1874-80, I, p. 142 e tav. II. — Opera che inutilmente ho cercato nelle nostre biblioteche Italiane, per cui ho dovuto importunare l’egregio collega della Società R. del Belgio Alfonso De Witte; e questi, colla consueta cortese premura, mi ha comunicato le notizie domandate.