Pagina:Rivista italiana di numismatica 1895.djvu/201


annotazioni numismatiche genovesi 193

nate e chiuse1. Per ultimo, rimanderò il lettore a quanto ho detto nel mio studio paleografico sulle monete Genovesi2; cioè, che la differenza di alcuni caratteri in monete contemporanee tra loro, son tutt’altro che rare nella nostra zecca, e sembrano usate con tutta probabilità a distinguere la specie nei vari metalli.

Guidati dal principio così opportunamente suggerito dal Promis, che le prime monete d’oro, quando non sono imitazioni, non devono stare in rapporto intero con quelle d’argento, vediamo se questo rapporto esisterebbe alla fine del XII secolo. Mancando per quest’epoca i documenti circa i valori delle monete locali, il Desimoni ha dovuto ricorrere a quelli che si riferiscono ai valori dell’oro; e si è precisamente negli ultimi anni di quel secolo e nei primi del successivo, che numerose testimonianze negli archivi, concordano a fissare l’oncia di tareni al valore di soldi 40 Genovesi3. Ma il genovino, equivalendo nel fino al quinto dell’oncia di tareni, torna alla valutazione di otto soldi; e perciò sta al grosso di quell’epoca, : : 24 : 1.

Una controprova dell’assegnazione del genovino a questi anni, unica epoca nella quale sia possibile la valutazione di soldi otto, l’abbiamo nella esistenza di una sua frazione, l’ottavino4. Una monetina d’oro del peso di 40 cent. circa, non ha ragione di essere per gli inconvenienti inevitabili derivanti dalla

  1. Remondini, Iscrizioni medioevali Liguri, in Atti della Soc. Lig., di S. P., Voi XII.
  2. Tavole descrittive cit., pag. 295, in fine.
  3. Desimoni, Sui più antichi scudi, ecc. in Giornale Ligustico. Anno IV, 1877, nota alla nona pagina, — Lo stesso. Prefazione cit. p. xxxviii.
  4. Tavole cit., nn. 99, 100, 101 e n. 9 dei disegni.