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18 | ettore gabrici |
di coniar monete autonome; ebbero corso invece i tetradrammi dal tipo di Proserpina e la quadriga ed altre monete. In Terme però troviamo una monetazione di bronzo assai scarsa ed insignificante, e pare quasi certo che nella sua zecca siano state coniate anche monete colla scritta punica , come a Cephalœdium, Motye, Egesta1.
In questa condizione di città soggetta, Terme vide seguirsi la dominazione di Dionigi il giovane, Dione, Timoleone, Agatocle, sotto il quale neppure potè riscattarsi quando gli Agrigentini, i Geloi, i Messanesi passarono ai Greci per intercessione di Amilcare (314 av. C.)2. Ma già si appressaiva il tempo in cui Roma doveva dare il bando ai barbari africani dell’isola ed affermare la sua supremazia.
Ora comincia un nuovo periodo.
QUINTO PERIODO.
(comincia nel 252).
Nell’anno 266 i Mamertini, intolleranti del giogo cartaginese, fecero appello ai Romani per riscattarsi dalla servitù, e questi accolsero di buon grado l’invito per due ragioni: prima perchè poneva loro in vista ricca preda nell’isola, poi perchè pareva supremo interesse che i Cartaginesi non restassero in Messana padroni dello stretto, minacciosi alla terraferma vicina. Dopo la presa di Messana seguirono le splendide vittorie di Duilio e di C. Atilio Regolo.