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annotazioni numismatiche genovesi 185

alcuni anni per lo meno, e la prima imitazione nel fino e nel peso non compare che nel 1284 col ducato Veneto, al quale tennero dietro altre che ricopiarono anche il tipo Fiorentino in Italia e fuori, ma non prima degli ultimi anni del secolo stesso1. I nostri contradditori, vorrebbero annoverare nella serie di queste imitazioni anche il genovino, senza pensare che volendogli negare una maggiore antichità, non si potrebbe a meno che fermarci al 1252. Questa data non è discutibile, per la menzione di nummus aureus del continuatore del Caffaro all’anno su indicato, secondo la lezione del codice della nazionale di Parigi2. In queste condizioni, sarebbe già un arduo compito per loro il voler sostenere, che di due monete coniate nello stesso anno, l’una sia imitazione dell’altra; ma vi ha di meglio. Essendo noto che l’anno Fiorentino cominciava all’Incarnazione cioè al 25 Marzo, ne viene di conseguenza che il Gennaio del 1252, data di coniazione del fiorino secondo il Villani3 corrisponda al Gennaio del 1253 nell’uso Genovese. Dunque il fiorino sarebbe coniato nell’anno seguente a quello in cui apparisce la prima prova scritta sul genovino. Il Gandolfi ed il Desimoni4 avvertirono il fatto della precedenza assoluta provata cogli annalisti, ed a me pare che ormai debba cadere questa erronea credenza della precedenza del fiorino sul genovino, a meno di non voler sostenere bianco per nero.


  1. Vettori, Il fiorino d’oro illustrato. Firenze, 1738. — Orsini, Monete della Rep. Fiorentina. Firenze, 1759, ed altri.
  2. Cafari, Annales Ianuenses, Ediz. Pertz in Mon. Hist. Germ., al 1252, pag. 231.
  3. Giov. Villani, Croniche. Libro VI, Cap. LIV.
  4. Gandolfi, cit. II, pag. 129. — Desimoni, Prefazione alle Tavole descrittive Genovesi, p. xxxvi.