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TOPOGRAFIA E NUMISMATICA
DELL’ANTICA IMERA
E DI TERME
(Continuaz. e fine, vedi Fasc. IV, 1894)
THERMAE.
QUARTO PERIODO.
(407-252).
Volgeva l’anno 409, quando Cartagine affidava ad Annibale il comando di una flotta numerosa e di un esercito formidabile, affinchè si recasse in Sicilia per difendere, come dicevasi, gli Egestani continuamente molestati da quei di Selinunte. Ma l’ammiraglio cartaginese era animato in questa spedizione da un acerbo sentimento di vendetta che dovea compiere sulla infelice Imera. Egli era nipote di quell’Amilcare ucciso presso le mura di questa città nel 480 a. C., e bramava cancellare l’onta subita da Cartagine e dalla sua famiglia in quell’avvenimento luttuoso. Presa che ebbe Selinunte, dopo dieci giorni di assedio, la saccheggiava, ne abbatteva i templi e i pubblici edifici, e subito, attraversata la Sicilia, recavasi con l’esercito sulla costa settentrionale dell’isola, presso Imera. Gran panico assalse gli Imeresi, ma furono rinfrancati dall’arrivo nel loro porto di una flotta di