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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. | 109 |
zecca di Milano, " scarsitias et largitias dictae Ceche „ donategli dal duca di Milano, per L. 8000 imperiali, più altre L. 400 da versare alla fabbrica del duomo di Milano (Trivulziana. Cod. 1817, fol. 263, IV. — Cod. 1822 ibi. 165).
360. — 1481, ottobre 30, Milano. — Decreto sul valore delle monete d’oro e perché non si spendano, né si tengano i trecihi, i gatteschi ed altre monete forastiere [Reg. Panig., II. 121 - Bellati, Mss.].
361. — 1482, febbraio 8, Milano. ~ Decreto relativo al valore delle monete d’oro e dei grossi da soldi 20 e delle monete nostrane e forastiere tosate, bandite |Reg. Panig. II. 145 — Bellati, Mss.].
- «El ducato testono et venetiano de bono et justo pexo se spendano da calende aprili inanzi libr. iiij sol. v.
- «El ducato largho de bono et justo pe.xo se spenda libr. iiij sol. iiij.
- «Li scuti de frazza de grani tre libr. iij sol. xvij.
- «Fiorini de Reno de grani tre libr. iij sol. iiij.
- «Grossi da soldi xx debono essere denarj vij peso grani xxij luno se spendano dal dicte calende inanze sol. xx et den. vj libr. j s. o d. vj ".
362. — 1482, aprile 1, Milano. — Decreto di proroga alla grida delle monete fino alle Calende di maggio [Reg. Pang., II. 147 t. - Bellati, Mss. ].
363. — 1483, ottobre 4, Milano. — Il duca di Milano " ad complacentia del Ambasiatore „ degli Svizzeri, permette a maestro Guglielmo di Alemagna di battere oro e argento nella casa da Andrea Candiani, da lui affittata in Milano [Arch. civico. Lett. ducali 1478-88 fol. 166 t. — Bull. stor. della Svizz. Italiana, 1883 p. 173]1.
- ↑ Qui veramente trattasi di un battiloro, e non di un monetario, ragione per la quale omettiamo molti altri, numerosi, conosciuti documenti, che giovar potranno ad uno studio forse di la da venire sull’oreficeria milanese.