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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 105

de P. Vercelina „, confesso, veniva multato in ducati 300 d’oro, a commutazione della pena capitale [Classe: Zecca]1.

348. — 1479, agosto 18, Milano. — Viene rimessa ai Commissarj sopra le monete false la supplica diretta ai duchi di Milano da Giovanni dicto Luglio di Nazari, abitante nella pieve di Locate, detenuto da tre settimane nella rocchetta di P. Romana " per imputatione factali de bavere comprate libre tre de soldini non boni pretio de soldi xxx et tali ex causa per li domini deputati super ordine monctarum fusse condemnato de vita .... et puoy mediante la clementia vostra esserli facta gratia de tale condemnatione et reducto ad condemnatione di essere fusticato „. Essendo gravato " de cinque fantine una de le quale è sposa et le altre da marito, et de uno fiolo grande, che certe havendo loro tale fustificatione li seria una grandissima infamia et vergogna, vogliano evitargli tal condanna " etiam consyderato che esso poverelo lohanne è graviter infirmo et in articulo mortis „. [Classe: Zecca].

349. — 1479, novembre 18, Milano. – Buratto de Rezio, su proposta di Giov. Ant. da Castiglione e soci maestri della zecca milanese, è deputato ad officiale per le monete false nel ducato [Classe: Zecca. — Motta, Zecchieri di Milano nel 1479. p. 12].

     Senza data, ma decreto di Bona e G. Galeazzo Maria Sforza come il sopraindicato, è la nomina consimile per Giovanni Maria de la Manna, cittadino cremonese.

350. — 1480. — Supplica alla duchessa reggente Bona di Savoia di un Alessandro d’Adda, abitante in Olginate, detenuto dal capitano della Martesana per avere " tonso moneta Venetiana et banita „. Ma ciò aver egli fatto (cosi

  1. Lazzaro era stato arrestato ai primi di giugno 1480 in Angera, dove era accasato e ammogliato (Cfr. Motta, Ebrei in Como. Como, 1885, p. 26, nota).