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500 francesco malaguzzi valeri

qui inanzi se possi battere et fare batere in quella nostra citade monete d’arzento de quattro sorte come meglio ad essa parerà le quali se abiano ad spendere ale Intrate, Datio et Gabelle di epsa nostra citade come per tutte le altre terre et lochi nostri ita tamen che se farano de arzento fino et bono come se costuma in li altri luochi a ciò che cussi facilmente non vengano falsificate et che migliore corso et recapito habino in ogni altro loco come etiam ne la conventione che vi facessimo adii passati vi fu dicto et concesso . . . . . . . . . . . . . .

Ferrarie xxviiii Martii 1492.


Egregiis et prestantibus fidelibus nostris dilectissimi Antianis Civitatis nostre Regii nunc adiunctorum Consilio.            Regii.


XIV.



[Arch. cit. - Gridario, 7 Giugno 1494].

Essendosi cominciato cnm la Dio gratia a battere le Monete d’Arzento le quale tuttavia se batteno qui in la cecha di questa magnifica Comunità di Regio a laude de Dio, a honore et memoria del nostro glorioso patrone et protectore san Prospero; a gloria et perpetuitade del nostro illustrissimo principe et excellentissimo Signor M. l’Hercule duca di Ferrara de Rezo et Modena, Marchese da Este, et conte de Rovigo et a beneplacito universale de la cita et de tutto il populo et del paese insieme le quale monete sono de diversa stampa et valuta et procedendo la cosa cura tale ordine et modo che cadauno cussi in particulare come in comune et cussi forastieri come terreri può valersi a la dieta Cecha in fare battere ogni suo arzento et quello affinare et partir l’oro dalParzento senza suspicione de inganno ni de fraude alcuna: per tanto da parte de li spectabili et circumspecti deputati ellecti a la dieta Cecha per la presente crida sono invidate tutte quelle persone cussi citadini come contadini et Mercadanti et Artesani tereri et forestieri li quali volessero dare soy arzenti a battere in queste Monete a la dieta Cecha in piccola ou grande ou mediocre quantitade vengano realmente da mo inanti ou mandino a suo piacere et serano serviti fidelmente et sinceramente et cum ogni diligentia et senza suspicione de fraude et ingano alcuno per li boni ordini posti et scripti sopra li quali cadauno potrà vedere et intendere a suo piacere.

mcccclxxxiiii. Inditione duodecima, die septimo mensis Junii. Pubblicatum fuit proclama etc.