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topografia e numismatica dell’antica imera 445

LITRE CON CONTROMARCA.


Resta adesso a far parola di alcune litre aventi gli stessi tipi di quelle già descritte e una contromarca, la quale è di somma importanza, perchè ci conferma un punto della storia del popolo d’Imera: essa consiste in una foglia di appio. Il Torremuzza ne pubblicò un esemplare appartenente al Carelli1 e il Salinas altri due, uno del Museo Britannico, l’altro della collezione di Monaco2, ai quali posso aggiungerne un quarto.


119. — Arg., mill. 12.

D/ — Mostro alato, a sinistra, come nel n. 90; sull’ala vi è una foglia di selino incusa.
R/ — Come il n. 90.
Grammi 0,77, M. Br., (Cat. n. 42). Tav. IX, n. 17.


120. — Arg., mill. 13.

Identico al precedente, se non che il mostro è a destra.
Grammi 0,70, Monaco. Tav. IX, n. 21.
Palermo (la contromarca è al rovescio, sotto il becco.

Tav. IX, n. 19.

M. Hunter (come l’esemplare di Palermo). Tav. IX, n. 20.

La foglia di appio (σέλινον) è l’arma parlante di Selinunte, la quale città, insieme col fiume che le scorre accanto, prese il nome da quella pianta3 e per questa derivazione la foglia di appio e tipo principale delle più antiche monete di Selinunte, simbolo in tutta la serie posteriore. Il Torremuzza

  1. Auctar., II, tab. III, 5, pag. 8.
  2. Numismat. di alcune monete imeresi, nelle Nuove mem. d. Ist. di corrisp. Archeol. in Lipsia, 1865.
  3. Reinganum Selinus und seine Gebiet, pag. 61 seg.