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444 ettore gabrici

117. — Arg., mill. 12.

D/ — IMEPAIΩN. Testa di Ercole coperta della pelle di leone, a destra, in circolo di globetti.
R/ – Pallade in piedi, di fronte, vestita di doppio chitone, armata di egida ed elmo con tre creste. E in atteggiamento di assalto, nell’atto di stringere con la destra, che tiene sollevata in alto, un’asta, con la sinistra uno scudo circolare; globetti.
Grammi 0,70, M. Br. (Cat. n. 49). Tav. IX, n. 15.


118. — Br., mill. 13.

D/ – Testa di Ninfa, di fronte, ornata di ἄμπυξ e pendenti.
R/ – Gambero, a sinistra, sopra, sotto IME.
Grammi 1,81, M. Br. (Cat. n. 55). Tav. IX, n. 18.

La testa di Kronos del n. 116 riproduce esattamente la testa di Zeus delle monete di Agrigento1 e dell’Elide2, e prova ne sia il fulmine del rovescio.

Nella monetina n. 117 l’artista fuse gli elementi della legenda che attribuiva alla venuta di Ercole lo scaturire delle acque termali, con intervento di Atena. Ma le due divinità sono rappresentate indipendentemente dalla leggenda, secondo l’arte del V secolo in Grecia.

La testa femminile del n. 118 è una copia dell’Aretusa di Kimon, imitata anche a Catania, Motye, Camarina, ecc. E molto utile consultare, per lo sviluppo di questo tipo, il lavoro dell’Evans, Siracusan Medallions, 1892, pag. 70-71, passim.

  1. Salinas, Le monete delle ant. città di Sicilia, Tav. XI, n. 7-10.
  2. Gardner, The coins of Elis, Pl. XIV, n. 7, 8; XV, n. 4.