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topografia e numismatica dell’antica imera 441

Mentre il precedente tetradramma ha richiamato la nostra attenzione sul tipo del rovescio, questo che segue è notevole invece pel tipo del diritto:


113. — Arg. mill. 26.

D/ — Come il precedente esemplare, ma di stile assai diverso. Il piccolo Sileno sta più di fronte alla fontana, e nell’esergo vi è un pesce di fiume.
R/ — Simile ai nn. 72, 75.
Grammi 17,18, M. Br., (Cat. n. 34); gr. 17,27, Imh. RI.; gr. 17,35, Löbbecke, Parigi, Monaco, Berlino (2 esemplari), Milano.

Tav. IX, n. 12.


La Ninfa sacrificante è in un atteggiamento più naturale degli altri; non poggia più su tutte e due le gambe, ma sulla destra soltanto, e la sinistra, leggermente piegata, tocca in terra solo colla punta del piede, in atto di riposo: l’espressione è più vera e ci ricorda l’arte di Policleto1. Gli artisti precedenti si erano sforzati di ottenere questa posa, e in qualche moneta anteriore si vede chiaro questo sforzo, ma senza risultato.

Le pieghe del chitone e del peplo non sono più parallele e quasi in linea retta, ma scendono naturalmente con ricchezza e grazia grandissima. Le vesti non sono più aderenti alle carni, ma le coprono pigliandone la forma solo nelle parti più sporgenti. In questo tipo l’arte trova mezzo di manifestarsi in tutta la sua potenza. Quale studio anatomico non v’è nella figura del piccolo Sileno! Nell’esemplare del Museo Britannico, che è il più perfetto ch’io abbia visto, è mirabile l’arte con cui sono modellate le costole, le anche, le braccia, le ginocchia: le labbra tumide, il naso schiacciato, la coda, tutto ci richiama il tipo che l’arte plastica adottò nel l’secolo in Grecia per

  1. Gardner, Sicil. stud., pag. 31.