Pagina:Rivista italiana di numismatica 1894.djvu/435


topografia e numismatica dell’antica imera 417
R/ — Cavallo corrente, a sinistra, con sopra un cavaliere che tenendosi nella corsa poggiato sulla groppa, giace col corpo penzoloni, nell’atto di smontare e stringe nella sinistra una sferza. Nell’esergo IMERAIO𐌍; il tutto in circolo di puntini.
Grammi 8,63, Löbbecke (Zeitschr. für Numism., Taf. III, n. IV); gr. 8,34, Weber (Num. Cliron., 1802, n. 3). Berlino. Didr.

A proposito del tetradramma num. 62 abbiamo detto che il tipo della quadriga con la leggenda 𐌐EΛO è un accenno ai giuochi olimpici, nei quali due Imeresi avevano riportato vittoria. Egual significato ha il cavaliere sul didramma; esso accenna a quel giuoco consistente nella corsa di cavalli, in cui i cavalieri, quand’erano ad una certa distanza dalla meta, saltavano giù in terra e correndo accompagnavano il cavallo per la briglia1. Di questa corsa, detta κάλπη, abbiamo altre rappresentazioni sur una moneta di Motye2 e un’altra di Celenderis3. Siccome questo tipo è quasi unico nella numismatica siciliana, non può dirsi una imitazione, come la quadriga che e molto frequente, ma potrà essere stato scelto in memoria di qualche Imerese che vinse ad Olimpia in questo genere di corsa, e del quale la storia non ci tramandò cenno alcuno.

Segue ora una serie di tetradrammi e didrammi che si conservano nei Musei in numero maggiore dei precedenti e sono di diversi conii.

Questo ci attesta che la loro coniazione dovette du-

  1. Cfr. Grasberger, Erziehung und Unterr. im klassisch. Altert., III, pag. 261, 263. — Paus., Eliac., I, 5, 9. — Plut., Alex., c. 6.
  2. Numism. Zeitschr., taf. VII, n. 1.
  3. De Luynes, Choix, pi. XI, n. 2.