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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. |
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Galeazzo Maria Sforza. [Muoni, La Zecca di Milano, pag. 26]1.
- «Ill.mi et Ex.mi Madona et Signore. Di novo recorrono ad V.re Ex.tie Francescho Pagnano, lohanantonio da Castiliono, lohanantonio Magno e Iohanne Morexino magistri e compagni de la vostra ducale Cecha di Milano, rechedendo si per la justitia et observatione de li capituli, concessione et privilegi ad loro magistri concedute et fatte per la bona memoria del quondam lll.mo Sig.r vostro consorte e patre et successive confirmati per V.re Ex.tie, corno alienerà per la indemnità loro; rechedendo et exponendo corno di sotto.
- «Et primo rechiedono, che quanto glie delivrato et concesso et confirmato, ut supra, li sia atteso et observato et non gli sia facto capituli novi nè inovatione alchuna. Et che non sia atteso ne posto mente ad rellatione alchuna facta in prejudictio de dicti delivratione, capituli, previlegij et concessioni, corno facti ad notum et ad sugestione de la parte adversa, et ultra il debito de la rasone et senza alchuno consentimento dessi Magistri et Compagni ymo sempre loro reclamando contra. Avisando Vostre Ex.tie che essi Magistri et Compagni, sotto fede dessi capituli, concessione, privilegi et deliberatione hanno fatta grandissima incepta da Tedeschi et altre persone de argento per fare lavorare esse Cecha. 11 che non potendo loro fare per la inhibitione ad loro facta, cede et cederà a suo total danno, hanno protestato et protestano.
- «Nè obsta Ill.mi S.ri quello pare sia dicto seu vociferato che si debia equalare lo marcho de la delivranza con quello de orefici. Però se risponde che questo sarebe de dirrecto contra li capituli, delivratione et, ut supra, facte et concedute, nec non contra quello che cento anni passati è stato facto, fabricato et pratichato, ne si trovarà che may dal tempo del quondam Ill.mo S.r duca Iohanes Galeaz2 in qua sia stato lavorato ad essa Cecha cimi altro marcho che cum quello chedi presente et ejusdem ponderis, et supra esso marcho dieta Cecha sempre è stata delivrata, et esso marcho da dicti anni cento in qua sempre he stato in guardia da due Magistri,
- ↑ Come già avvertivamo altrove (Gli zecchieri di Milano, p. 6 dell'Estratto) questo documento devesi anzichè al 1477 aggiudicare al 1479, mostrando già sancita la conferma degli statuti monetari, fatta da Bona di Savoia per lo appunto ai 4 febbraio 1479.
- ↑ Intendesi il primo duca di Milano, Giovan Galeazzo Visconti, le cui monete cominciano a mostrare nel 1401 un’evidente finezza d’arte.