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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. | 371 |
- «Li novini da firenza da denari viiij per onza L. i sol. viiij den. vj».
307. — 1474, giugno 13, Milano. — I maestri delle entrate ducali dichiarano all’ufficio di provvisione in Pavia non potersi accondiscendere alla domanda pel riaprimento della zecca in Pavia, perchè vi ostano i capitoli della zecca ducale di Milano, e accennano alla disposizione data perchè nei soldini siano impressi il nome e lo stemma della contea di Pavia [Robolini, Notizie, t. VI, parte I, p. 145. — Brambilla, Monete di Pavia, p. 472 e 494].
- Nei patti di zecca di Milano un capitolo «quo disponitur nec ubi ducalis dominii monetas posse fabricari nisi in cecha gianuensi ». Nei soldini ora fabbricati «stampi forma est ab uno latere Ducatus et ab altera istius civitatis Comitatus».
308. — 1474, luglio 19, Milano. — Decreto di proroga fino a metà agosto del termine per spendere e ricevere le monete proibite, e perchè non s’abbia ad esportare l’oro e l’argento [Reg. Panig., G. 1 t. — Bellati, Mss.].
309. — 1474, agosto 3, Milano. — Decreto che determina il campione per pesare i ducati e certe monete d’argento, e prezzo dell’oro [Reg. Panig., G. 2. t. — Bellati, Mss. citati].
- «Intesa la diversità di cambioni seu pesi de ducati et fiorini doro che si usano in laltri paesi et zeche de Italia assay differenti dal cambiono de la zecha.... de Millano, in modo che oltre laltre incomoditate assay, duy potissimi inconvenienti ne seguano per questo cioè che non si pò mettere oro in dicta zecha qua se non con danno, perochè dicta zecha sogli] dare ducati lxvj doro per marcilo, et posando uno marcilo de ducati et fiorini doro del altre zeche se trovano in numero pezze doro lxvj e uno quarto, e chi anchora più per il clic ne seguita laltro inconveniente clic Io oro non si porta qua et nel dominio ducale e gli (è) la penuria del oro che si vede cossi scarsamente apparere bono» ordina, ad evitare simili inconvenienti, l’uso «se non de due sole maynere de cambioni del pesare oro in el dominio» cioè