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368 emilio motta
«Item quod nemo possit emere argentum a sino pluri pretio lib. trium sol. unius et denar. sex pro onzia, sub penna perdendi dictum argentum et ulterius florenos quinque pro singula marcha et ita qui illud vendiderit incurrat pennam ducatorum quatuor pro singula marcha1.
«Item quod dicti magister et socij libere possint emere quamlibet quantitatem argenti que delata suerit ad dictam zecham a quacumque persona, omnem scilicet bolzonallam et in grana, vergis et moneta bolzonata.
«Item quod dicti Magister et socij in condempnationibus et inventionibus quas sieri contringeret causis predictis monetarum et auri, possint componere et remittere a florenis decem infra quando res non relevaret maiorem summam dictorum floremorum decem»2.


303. — 1474, giugno 4, Milano. — Elenco e descrizione di monete di Galeazzo M. Sforza [Classe: Zecca. — Argelati, Loc. cit., III, 51].

"Grossi a sol. 8 cum la testa del nostro Ill.mo Sig. da una parte et da laltra parte sancto ambrosio a cavalo.


  1. Da qui innanzi i capitoli in italiano sono affatto diversi. Notevole il n. 18: "Item che non se possa fabbricare nè oro nè moneta, se non a Miano, reservato alla città de Genova, in tutto lo dominio dello nostro Ill.mo Signore„. I monetarj abbiano lettere di passo per i deputati da loro eletti sopra le contravvenzioni. Esenti siano del prezzo d’afsitto della casa della zecca. In caso d’epidemia siano rifatti di tutto il tempo in cui la zecca dovesse rimaner chiusa. Siano loro consegnati "tutti quanti li utensili de la Zecca., quali sono, e comprati per Job della Croce a nome del nostro Ill.mo Signore, et che de novo sieno extimati per una persona de comuno „.
  2. Gli ultimi due paragrafi nel testo italiano suonano che i battifogli, fabbri ed altre persone "non possano comprare argento per più pretio de lib. tre sol. 13 per onza d’argento a sino, sotto pena de perdere lo argento; et ultra quello Fiorini 5 per ogni Marco; e quello quale venderà dicto argento sia in la pena de ducati quattro per ogni Marca.
    " Item che lo dicto Magistro e Compagni possano tenere li denari quali havevano a pagare alla Ducale Camera a sol. 1 per Marca, che se fabricarà ancora li denari delle scarsizie de le Monete, ponendo per contra le larghixie dal principio de ogni anno usque in la fine del anno per scorta allo dicto Magistro, e Compagni „.