Pagina:Rivista italiana di numismatica 1894.djvu/379


documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 361

301. — 1474, giugno 4, Milano. — Altri Ricordi sopra la Zecha di Milano [Argelati, Loc. cit., Ili, 48. — Muoni, La Zecca, di Milano, p. 36, che dimenticò di annotarne la precedente edizione].

" [I] Ricordi de li rispecti per li quali, inteso el inanellamento se è dicto de fare iustare el Marcho de la Zecha de Milano secundo el marcho de la Comunità dessa città de Millano son perché Roma, Napoli, Firenza, Sienna, Bolognia, Venesia, Genua et tutte le cittade de Italia, ove se fabrica moneta, hano uno solo Marcho in comune et Zecha. El simile hanno tutti Tramontani, Turchi et Mori mediante el qual marcho se compra et se vende, et fabricano le loro monete. Onde non è onesto ne utile al ben pubblico che questa Inclita Cittade in tal cosa iusta et comune debia essere discrepante da tutte le natione del mondo, perche non debia bavere uno solo peso insto per regula de l’altri et commune ad ogni persona.
«Anchora non se intende qual rasione voglia che mettando una persona in Zecha et puta mille marche de argento che non gli debia essere dato la sua moneta a quelo pexo, et boutade che luj ha misso lo suo argento in Zecha, detracta la fabricatione, secundo li capituli dessi Zecha.
«Avisando che differisse sacramento alli Magistri dele Intrate, et alli presidenti de la Zecha, se maj veruno di loro hebbe noticia, chel Marcho de la Zecha fosse mancho uno dinaro, corno è, non è dubio giurarano che maj non hebbeno noticia de tal manchamento.
«Et così chi domanda li conductori de la Zecha, se in concludere li Capitoli de li dicti Magistri disseno o feccno mentione del Marcho de la Zecha, credessi che diranno de non havere maj capitulato in tal modo de battere moneta a ciucilo marcho. Quinimo è da credere rasionevol mente che la intentione foe de chi dette la dieta Zecha, che se lavorasse sul Marcho iusto.
" Et etiam chi domanda ali dicti Maestri, et ali presidenti de la dieta Zecha, quando concluseno et deliberarono la Zecca per li tri anni passati se sua intentione foe che le monete se fabricasseno al pexo del connine, per lo quale communamente se compra et se vende, et non ha <i quelo de la Zecha del cuy manchamento non haveano noticia è da credere, che dirano havere concluso li capituli al pexo del comune et non de la Zecha che cala un denaro per marcho.