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la zecca di reggio emilia 335

Nel 1553, ii nostro artista assume l’appalto della zecca reggiana, impegnandosi a tenere aperta l’officina per tre anni, dietro compenso annuo di centoquindici scudi d’oro.

Tre anni dopo il Signorctti è de’ sovrastanti alla zecca reggiana1.

Nel 1559 lo troviamo alla zecca di Novellara i cui Signori avevano allora acquistato il diritto di batter moneta, come riferisce il Davolio nelle sue Memorie manoscritte di Novellara.

Nel 1567 gli Anziani incaricarono il pittore Lelio Orsi di fare un disegno per un vaso destinato al Duca di Ferrara Alfonso II: la fattura del vaso fu commessa ad Antonio Signoretti. Nello stesso anno 1567 gli Anziani lo incaricarono di recarsi a Milano per donativi a personaggi che passavano per Reggio. In quella città l’artista si trattenne 9 giorni.

Nel 1571 il Signoretti assume nuovamente l’appalto della zecca di Reggio. Ecco i capitoli del contratto tra l’artista e la Comunità reggiana:

" 1571 - 9 Luglio.

In christi nomine, anno circumcisionis eiusdem millesimo quingentesimo septuagesimo primo, indictione decima quarta, die nono Julii.

Congregati in loco infrascripto infrascripti mag.ci domini Superstites Cichae Civitatis Regij videlicet:

Mag. Dns. Hippolitus Malegutius legum doctor.
D. Philippus Parisetus
D. Joannes Bap.ta Bosius
D. Lodovicus Fabalis
D. Franciscus Brameus.

Qui ibi presentes agentes nomine magnifice Comunitatis Regij virtute auctoritatis sibi a Senatu Regiensi attribute ad infra ut dixerunt protcstantes primo in aliquo nulle teneri de suo, sed tantum obligare bona dicte mag.ce Comunitatis, dederunt et concesserunt

  1. Arch. cit. — Carte della zecca.