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334 | francesco malaguzzi valeri |
avevano bisogno di essere rimessi a nuovo: "et dicta tabernacula dederunt magistro Alberto Signoreto civi et auri fabri Regij ad affectum ea reaptandi et espurgandi ut honorabilius associentur in ornatu arae magnae dictae Ecclesiae a quator candelabris argenteis nuper ere pubblico et privato factis cum insignijs magnificae comunitatis Regij„1.
Quest’artista fu per parecchi anni al servizio della zecca di Reggio, dove nel 1552 lo troviamo conduttore e coniatore di bagattini2.
VIII. Signoretti Antonio, orefice. Dalle molte notizie che di lui ho potuto raccogliere, ho ragione di supporre che desso sia uno dei più splendidi campioni di quella scuola di medaglisti reggiani fiorita dopo la breve permanenza a Reggio di Pastorino da Siena. Ed esso è probabilmente l’autore delle molte medaglie reggiane firmate S. coniate in quel lasso di tempo.
Antonio o Giannantonio Signoretti incomincia ad incontrarsi ne’ documenti nell’anno 1540 come saggiatore al servizio della zecca di Reggio3.
L’anno dopo, 15414, lo troviamo maestro di zecca, e da quest’epoca incominciamo a trovare regolari mandati di pagamento in suo favore.
Nel 1551 i sovrastanti alla zecca lo incaricano di portarsi a Bologna "ad iustificandum et defendendum valorem scutorum„5.
- ↑ Arch. di Stato di Modena. — Corporazioni soppresse. — Capitolo di S. Prospero. — Reggio. Miscellanea, fasc. 14, vol. A, c. 18.
- ↑ Arch. Com. cit. - Rif. 154 2, c. - 141 e Reg. del conto gennaio 1542, c. 98, ecc.
- ↑ Arch. cit. — Reg. mand. 1540, c. 108 t.
- ↑ Arch. cit. — Reg. mand. 1541, c. 107 t.
- ↑ Arch. cit. — Reg. mand. 1551, c. 104.