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332 | francesco malaguzzi valeri |
incisore dei conii, eseguì alcuni lavori di poca importanza per incarico del Comune. Ricorderemo soltanto che nel 1482 eseguì certi ornamenti in doratura nella torre dell’orologio, ricostrutta con ricchezza appunto in quel tempo. (Arch. di Stato di Reggio. Comunale. — Registri dei mandati, 1482, 1° ottobre).
IV. Dall’Oca Giovanni, orefice. Ricordato per lavori per la Comunità, tutti di poca importanza. Nel 1514 intagliò i conii per i bagattini, come vedemmo.
V. Parolari alias Sforzani Battista, orefice e fonditore. Questa famiglia d’artisti reggiani appartenne alla vicinia di San Prospero di Castello e abitava in via Sant’Agata. Nel 1506-07 Battista Parolari fu rettore dell’Università degli Artisti nello studio di Bologna (C. Malagola, Lo studio bolognese, anno 1506-07).
A lui nel 1497 gli Anziani di Reggio concedevano, dietro sua domanda di far certi restauri nella sua casa e lo stesso permesso gli accordavano nel 1513. La prima volta in cui è fatto cenno di lavori dell’arte sua è nelle Riformagioni del Comune del 1508 in cui trovasi un rogito di contratto per la fabbricazione, da parte del Parolari, di pesi e misure da servire di campione per la Comunità. Nel 1517, sempre d’incarico del Comune, fonde alcune campane da porsi sulla torre di guardia di Porta Santo Stefano, e nel 1525 altre tre per altre porte.
Ebbe quattro figli: Francesco o Gianfrancesco orefice di grido, Cherubino, Benedetto e Girolamo orologiai e orefici (Francesco Malaguzzi, I Parolari da Reggio e una medaglia di Pastorino da Siena, nell’Archivio Storico dell’Arte. Roma, Anno V., 1892, fascicolo I).