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Gian Francesco Parolari che rimane per molto tempo. In sua assenza, il io ottobre 1547 fa saggio in sua vece
Gasparo Scaruffi.
Andrea Bosi, subentra al Parolari dal 5 luglio 1549 al 6 febbraio 1555, in cui subentra
Paolo Cavallarìo, che resta fino all’agosto 1557, nel qual mese abbiamo ancora
Andrea Bosi, fino al gennaio 1565, e poscia saltuariamente con
Paolo Cavallario, fino al 27 agosto 1567, in cui segue
Bernardino Signoretti, fino all’ottobre dell’anno stesso. Ultimo è
Paolo Cavallario, che resta fino al 22 dicembre 1572 data dell’ultimo saggio.


[Arch. di Stato di Reggio. — Comunale,
Carte della zecca: Saggiatori].




Oltre quest’elenco che incomincia soltanto col 1543, da altri documenti dell’Archivio citato risulta che furono saggiatori della zecca di Reggio:

Alberto Caselino, nel 1503, indi con
Tommaso Scarlatino, nel 1508.
Pietro da Cremona, nel 1529. Questi era stato fatto cittadino reggiano nel 30 aprile 1508 (Arch. cit. Provvigioni). Era ancora saggiatore nel 1532.

Il 6 maggio del 1530 l’ufficio di saggiatore fu tolto per economia (Arch. cit. Provvigioni). Vedemmo