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annotazioni numismatiche italiane | 295 |
leggenda del diritto, ma specialmente per il MEGGIO in luogo di MEZO.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b2/Rivista_italiana_di_numismatica_1894_%28page_313_A_crop%29.jpg/250px-Rivista_italiana_di_numismatica_1894_%28page_313_A_crop%29.jpg)
- D/ – S • POSID ⸭ PRO • MI Il Santo colla destra alzata ed il pastorale nella sinistra.
- R/ — MEGGIO ⸭ DENARO Leone rampante.
- Peso gr. 0,75. — Conservazione discreta.
È una variante del n. 5 del Litta nel nome del Santo abbreviato in modo differente, ma specialmente per il valore al rovescio, scritto come nella precedente monetina1.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/9c/Rivista_italiana_di_numismatica_1894_%28page_313_B_crop%29.jpg/250px-Rivista_italiana_di_numismatica_1894_%28page_313_B_crop%29.jpg)
- D/ – ALEX • PI R. Scudo a scacchi rettangolare.
- R/ — .....ENARO. Sfera armillare.
- Peso gr. 0,59. — Sufficiente conservazione.
Questa moneta può considerarsi inedita, quantunque sia quella che il Litta pubblicava fra le incerte2. Essendo quell’esemplare troppo sconservato, l’Autore credette di vedere un D nell’E, un O a posto del C, e così dichiarò che gli sembrava un Gianfrancesco, confessando tuttavia che il rovescio non gli conveniva perchè quell’impresa non comincia a comparire che al tempo di Ludovico. Egli poi dispose