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238 emilio motta
circha ad fare fabricare ducati d’oro che valeno duy ducati luno cum la testa dela Ill.ma Madona duchessa vostra consorte simili ad quelli sono facti cum la testa de vostra Ill.ma Sig.ria — Ill.mo Sig. re mio, perchè a fare simille cosse degne corno queste, bisogna farle retrahere dal naturalle, il perchè io mando Ambrosio fiollo de Magistro Maffeo da chiva (Civate) servitore de vostra Ill.ma Sig.ria lo quale ha retracto la testa de vostra Ill.ma Sig.ria et facti li feri cum li quali stampixe li vostri ducati doppij, et in vero è molto bona et bella testa corno vostra Sig.ria pò vedere, siche piacendo alla vostra IIl.ma Sig.ria bisognarà chel dicto Ambroxio habia il tempo de potere retrahere la prefata Ill.ma Madona duchessa et che la Ex.tia vostra gli pilia quella provixione che parirà et piaxerà ala vostra Sig.ria adciò che se possa fare quanto comanda la vostra ex.tia. Me ricomando ala vostra Ill.ma Sig.ria la quale dio conservi longamente in optimo stato et perfecttissima sanità cum la Ill.ma Madonna duchessa vostra consorte.
„Datum ex castro Porte Jovis Mediolani die xvj junij 1470“ E quasi di sicuro l’artista che aveva ritrattato il Duca, ritrattava la di lui consorte.

267. — 1470, agosto 28, Cassano. — Lettera del duca di Milano al marchese di Mantova a proposito di un tesoro nascosto sotterra nel ducato di Milano e del quale conosce il nascondiglio un tal Gio. Corso, allo Sforza indicato da un suo conestabile Francesco Cossa, fratello o parente di Giovanni. Per tali " zoye, argento et dinare „ sotterrate aver pattuito col Corso Io scavo, dando allo scopritore la metà dell’argento se non ammontante a oltre 4000 ducati, e 2000 ducati una volta tanto se il tesoro sorpassasse i 4000. Lo Sforza interessa il marchese Gonzaga a trovare in Mantova al Corso (suo suddito) garanzie serie onde stipulare l’esposta pattuazione [Gazz. Num., 1886, p. 80].

268. — 1470, novembre 12 e 13, dicembre 3 e 31, Vigevano e Milano. — Lettere ducali e del tesoriere Anguissola per la coniazione di io medaglie d’oro del valore di 10,000 ducati l’una, affidata al pittore Zanctto Bugato, all’orefice Maffeo da Civate ed al bombardiere Francesco da Mantova [Motta, Nuovi documenti, ecc. loc. cit., p. 8 segg.].

La presente Memoria non comporta di riprodurre qui tutti i documenti sopra indicati. Anzi, per averne raggranellati degli