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DOCUMENTI


VISCONTEO-SFORZESCHI


PER LA STORIA DELLA ZECCA DI MILANO




PARTE SECONDA.


PERIODO SFORZESCO

(Continuazione).


264. — 1470, febbraio 13, Milano. — Decreto che vieta la spendizione di certe monete teutoniche [Reg. Panig., F. 142 t. — Bellati, Mss. citati].

„Certe monete todesche chiamate parpaiole de alamania di quale glie una de uno stampo che ha da una parte la croce, da laltra uno mezo griffono a quartero, et laltre de diversi stampi, le quale pare habiano già pigliato corso de dinari xxvij luna et secundo lassagio facto.... se trova che non valeno alchuna più de xij alchuna, più de xiij aut xiiij din. luna dimperiali.“

265. — 1470, giugno 15, Milano. - - Ordine del duca di Milano al tesoriere Antonio Anguissola di fare " battere sive stampare cinquanta pezi doro che vagliano doy ducati Inno con la testa de la nostra Ill.ma consorte come sono quelle de la nostra testa et facti che sarano ne avisarav.„ [Motta, Nuovi documenti della zecca di Milano nel sec. XV. Como, 1884, p. 6].

267. — 1470, giugno 16. Risposta dell’Anguissola alla sopra riferita lettera; documento importante per la storia artistica lombarda [Motta, loc. cit. p. 6|.

«Ill.mo et Excell.mo Sig.e mio singularissimo etc lo ho intexo quanto me comanda vostra Ill. ma Sig. ria per sue litere