Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
228 | f. malaguzzi valeri - la zecca di reggio emilia |
città dal batter moneta e l’onore che su lui stesso ne ricadeva. Non eran più i tempi in cui le stesse ragioni di stato spingevano i principi a concedere qualche cosa alle città soggette. Dopo che il ducato fu ridotto in ben più ristretti contini e le vicende politiche consigliavano ai piccoli principi di restringere e riunire a sè tutte le prerogative della sovranità, Reggio non ebbe quindi più a sperare di godere ancora del vantaggio di coniar monete. E quel privilegio che da Federico li in poi con tante fatiche aveva saputo conservare, meno poche interruzioni, fino allora, fu perduto per sempre.
Così si chiude la serie delle inedite notizie sulla zecca di Reggio, per le vicende sue e pel valore degli artisti che vi furono addetti, una certamente tra le più notevoli d’Italia.
(Continua).