Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
20 | ettore gabrici |
del V secolo a. C. E d’altra parte la costruzione di una nuova città fatta dai Cartaginesi sul sito delle antiche terme1, è un atto di rivendicazione di un suolo considerato fenicio, dopo la distruzione di quella che lo aveva loro sottratto.
A questi motivi altri se ne aggiunsero che fecero determinare i nuovi coloni ad avanzarsi fino alla solitaria Imera. Secondo la narrazione di Tucidide2, i fondatori di essa erano abitanti della metropoli Zancle, la Calcide euboica, e i loro compagni erano in gran parte Calcidesi. Ma un altro elemento era misto ad essi; la lotta civile era già scoppiata in Siracusa, e sembra che un’intera gens stesse in esilio. Cotesti dorici senza tetto si unirono ai Calcidesi di Zancle nella nuova stazione.
Secondo Strabone3, i coloni di Imera sarebbero Zanclei di Myle. È possibile dunque che i Siracusani esiliati fossero i primi a fermarsi in Myle, sotto la protezione di Zancle, che dessero al luogo l’eponimo della stessa razza, che fossero i promotori e partecipassero alla nuova colonia di Imera, ove non sarebbero più esuli protetti, ma cittadini di un centro nuovo ed indipendente4.
Aggiungevasi a tutto questo la posizione speciale del luogo, atto a far prosperare una colonia greca, e di tal natura che ai nuovi coloni offriva un luogo di ancoraggio alla foce del fiume e un altipiano fortificato naturalmente quasi d’ognintorno, separato dal mare per una pianura larga non più d’un miglio5.
- ↑ Accenno alla fondazione di Thermae, fatta per opera dei Cartaginesi dopo la distruzione d’Imera nel 407 a. C.
- ↑ V. nota 4.
- ↑ Strab., VI, 272.
- ↑ Freeman, Op. c., I, p. 411 e seg.
- ↑ Francesco di Giovanni pubblicò una diecina di anni addietro una sua memoria intitolata La topografia dell’antica Imera, nella quale