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la zecca di reggio emilia | 207 |
sempre colle condizioni stabilite negli anni precedenti1.
Ma il Calcagni non potè forse mantenere gli obblighi assunti e fu tosto sostituito da Cambio Cambiatori, il quale allo scadere del termine, il 4 gennaio del 1548, fu riconfermato nell’ufficio. Gio. Battista Vezzani fu poi nominato ad ponderandum monetas cudendas2.
Frattanto la zecca dei bagattini era stata concessa, il 26 gennaio 1547 a Nicola Signoretti che, come vedemmo, l’aveva avuto per qualche tempo, pochi anni prima, ma l’aveva poi lasciata dovendo assentarsi da Reggio. Assieme al Signoretti il Comune nominò socio locatario della fabbrica delle monete di rame puro Giovanni Bocaccio, uno ex notariis reformationum.
La mercede stabilita fu di tre lire imperiali per ogni peso di bagattini. Bernardino Vezzani, cittadino reggiano, fu poi delegato all’ufficio di pesatore dello nuove monete3.
Così le locazioni della zecca, specialmente di quella dell’oro e dell’argento, si succedevano runa all’altra assai frequentemente e a brevi intervalli. È facile credere che tal frequenza di mutazioni nelle persone dei locatari tornasse a scapito degli interessi dei concessionarii e dello stessi 1 Comune che vedeva annettere poco impegno da parte di quelli (che per così poco tempo vi erano vincolati), al buon funzionamento della zecca.
Fu probabilmente per questa considerazione che nel 1549 si deliberò di estendere a tre anni il periodo di locazione che vedemmo precedentemente con