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202 | francesco malaguzzi valeri |
" Item che detto maestro Alberto sia tenuto et obligato infra moggia quaresima prossima hauer saldato tutti li suoi conti et ragioni con detta Comunità di tutto quello che per causa di detta cicha ha hauuto da fare con essa Comunità et hauer pagato al detto Comune ou al suo tesoriero subito che haurà saldato tutto quello che restarà debitor di detto Comune senza eccetione alcuna „1.
In quest’epoca il mercato reggiano lamentava altamente la mancanza di bagattini, senza i quali non potevan farsi le restituzioni dei residui della moneta, con grave danno generale. Veniva quindi reso a conoscenza dei molti che s’erano offerti di assumerne la coniazione, che si darebbe, come al solito, la concessione al maggior offerente, stabilendosi tra le altre cose, che i nuovi bagattini s’avessero a stampare in un sol loco et pubblico, purchè non si stampino in ciecha, con le porte ouer rebalze aperte et solum di giorno, che delle nuove monete ne dovessero andare soldi quattordici per libbra e non più2. Con altra Provvigione il Comune ordinava che la nuova battitura avesse luogo in quella quantità che sarebbe fissata dai soprastanti a ciò delegati e che ogni sei bagattini dovessero valere un quattrino3.
Il locatario fu anche questa volta Nicolò Signoretti che il 9 giugno 1543 accettava le condizioni fissate impegnandosi a pagare alla Comunità dieci cavallotti per ogni peso di bagattini4. Sebbene nel contratto non si fissasse il termine della locazione, aggiungendosi che avesse a durare a bene-