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Origine della zecca reggiana. — Apertura nel 1233. — Il Vescovo Nicolò Maltraversi concede a Pietro Millemerci di batter moneta. — Gli operai della zecca. — I primi capitoli per la coniazione. — Periodo di chiusura della zecca. — Riapertura nel 1269. — Azzo di Este. — Provvedimenti contro la circolazione della moneta cattiva e falsa. — Coniazione di piccole monete nel 1325 e nel 1326. — Contratto tra il Comune ed Elia Anelli parmigiano.
L’origine della zecca di Reggio rimonta ad un’epoca comune a non poche altre zecche italiane; ma mentre si hanno documenti abbondanti sulla prima apertura di essa, non è noto a qual anno rimonti e a chi spetti il diploma in vigore del quale ebbe vita.
Nessun dubbio che il diploma ci sia stato e per concessione imperiale o regia. La diplomatica e la storia del diritto pubblico medioevale non ci lasciano in proposito alcuna incertezza.
- ↑ Per altri particolari sulla storia di Reggio, la sua zecca, le sue monete e gli artisti che vi furono addetti, si consultino le seguenti opere:
- Guido Panciroli, Storia di Reggio.
- Muratori, Annali d’Italia.
- Idem, Antichità estensi.
- Idem, Rerum italicarum scriptores. — Memoriale reggiano.
- Cronaca di Iacopino de Bianchi detto de’ Lancilotti (nei Monumenti di Storia Patria delle provincie modenesi. Serie delle cronache. Tomo I).
- Lino Chiesi, Reggio nell’Emilia sotto i Pontefici. Reggio, Tip. Calderini, 1892.
- Bellini Vincenzo, De monetis Italiae, etc. Ferrara, 1755-79, in-4. Tomo I, II, III e IV.
- Argelati Filippo, De monetis Italiae, etc. Milano, 1750-59. Vol. 6.