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topografia e numismatica dell’antica imera 163

58. — Arg., mill. 18.

D/ — Gallo, a sin., in circolo di globetti.
R/ — HIMER V. Granchio.
Grammi 4,06, M. Br. (Cat. n. 27), (dramma). Tav. VI, n. 12.


59. - Arg., mill. 17.

HIME—bA. Simile al precedente.
Grammi 4,19, M. Br. (Cat. n. 28); gr. 4,22, Imh. Bl.; gr. 4,05, Napoli. Tav. VI, n. 13.


60. — Arg., mill. 17.

D/ — Gallo, a sin., in circolo di globetti.
R/ — HIME•P•AION. Astragalo.
Grammi 4,20, M. Br. (Cat. n. 29); gr. 4,12, Imh. Bl., Parigi (2 esemplari). Tav. VI, n. 15).


61. — Arg., mill. 5.

D/ — Astragalo.
R/ — Due globetti.
Hexas; gr. 0,08, M. Br. (Cat. n. 30). Tav. VI, n. 14).

Appartengono a questo periodo alcune monete coniate in seguito ad alleanze che Imera fece con altre città marittime della Magna Grecia, colle quali stava in relazioni commerciali. Gl’Imeresi già prima di questo tempo avevano esteso i loro rapporti nella Sicilia e nel continente. Giova notare che le colonie greche della Sicilia, specialmente nei primi anni della loro fondazione, mantennero vive le relazioni colle rispettive metropoli della Grecia. Esse avevano i medesimi culti della madrepatria, prendevano parte alle principali feste di essa con ambascerie e doni, e davano la preferenza ai cittadini di essa che intervenivano alle loro feste, conferendo loro posti di onore e una speciale partecipazione ai sacrifizi1. Per mezzo di questi rapporti reciproci fra l’oriente e l’occidente, avvenne che le città del littorale meridionale d’Italia

  1. Holm., I. p. 144.