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NOTIZIE VARIE




Un piccolo ripostiglio di monete romane consolari. — Nelle vicinanze di Caserta, fu rinvenuto nello scorso gennaio un gruzzolo di 116 monete romane consolari in argento. Quantunque il ripostiglio non presenti alcun nuovo tipo, pure essendomi giunto alle mani intatto, non mi pare inutile darne un cenno, poiché il confronto continuo di ripostigli permette talvolta di modificare la cronologia dei diversi tipi. Le monete furono evidentemente nascoste dopo l’anno 81 av. C, poiché contiene parecchi esemplari del denaro coniato in Ispagna da Lucio e Cajo Memmio, di quelli emessi da Lucio Rubrio Dosseno e due esemplari del denaro coniato dai tre monetieri Virgilio, Gargilio e Ogulnio. Questi denari, freschi di conio, sono però male impressi, di poco rilievo e di pessimo stile; alcuni sono impressi su tondini di molto spessore che non hanno potuto ricevere tutta l’impronta del conio. Essi costituiscono il contingente maggiore del ripostiglio, il quale del resto, fatta eccezione per un denaro di Cajo Plotio, coniato l’anno 214 a. C, abbraccia un periodo di poco più di 30 anni.

Ecco ora una breve nota delle Famiglie rappresentate nel ripostiglio, con riferimento pei tipi ai numeri dell’opera del Babelon:

Memmia, 8; Rubria, 1, 2 e 3; Vergilia, 1; Marcia, 12, 18 e 19; Cornelia, 24, 50 e 51; Tituria, 1, 2, 3, 4 e 6; Junia, 15 e 18; Calpurnia, 11 e 13; Lucilia, 1; Fabia, 15; Vibia, 1, 2 e 7; Titia, 1; Julia, 4; Aelia, 4; Minucia, 19; Cipia, 1; Porcia, 3, 5 e 7; Appuleia, 1; Aquilia, 2; Furia, 18; Fonteia, 7; Egnatuleia, 1; Claudia, 1 e 2; Lutatia, 2; Calidia, 1; Postumia, 4; Domitia, 7; Curtia, 2; Plotia, 1.