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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 107
aliqua alia persona utsupra audeant ncc presumant eniere argentimi pluri pretio lib. iij sol. o imper. pro qualibet onzia argenti fini, sub pena perdendi dictum argentum et ulterius sub pena florenorum v pro qualibet marcila. Similiter ille qui vendiderit incurrat penam ducatorum quatuor pro qualibet marcha.»


237. — 1467, settembre 9, Milano. - Decreto sulle monete e sul corso dell’oro, sull’abolizione delle monete venete d’argento, sui tosatori delle monete, e perchè non si comperi nè si venda l’oro ad un prezzo maggiore del determinato [Reg. Panig., Y. 88. – Bellati, Mss.].

„El fiorino de camera bono de pexo per libre quatro imp.
„El fiorino largo bono per lib. iiij sol. j
„El ducato de la testa ducale et venetiano bono lib. iiij s. ij
Fiorino de Reno de grani iij lib. iij sol. iij
Scuti de Francia de grani iij ad lib. iij sol. xv
Scuti de Savoya de grani iij ad lib. iij sol. xij et
Alfonsino bono ad lib. vj sol. xiij imper.
„Et havendo novamente facto fare assagio cum diligentia de le monete venetiane dargento che appareno et se spendano et trovandole manchare de la debita valuta sua el quinto et più secondo el corso bora hano, perchè se spende el grosseto per xxxij dinari, et non valle più de xxv et un quarto, et cossi el grossono et laltre monete sue dargento ala rata se trovano manchare de quello se spendano .... per la presente crida fano publicare et bannire tute quante le monete venetiane dargento.»
Divieto inoltre di trabucare alcune monete ne u di comprare ne vendere ne permutare ne sotto alchuno altro quesito collore et vocabulo dare e togliere ne alienare oro per più precio dia li anotati» per le gride.
Nè si spendano o ricevano» li carlini de Bollogna cioè quelli dal lione per più pretio de soldi vj et dinari tri imper. per uno.»
Banditi altresì i «quarantani moneta todescha de quindecini.»


238. – 1467, settembre 12, Milano. — Il milite e cons. ducale Pietro da Trivulzio e Francesco da Castel S. Pietro, maestro delle entrate straordinarie, vengono scelti a commissari generali per far eseguire ed osservare tutte le gride e procedere contro le falsificazioni di monete [Reg. ducale,