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un quattrino inedito di gianfrancesco gonzaga 101

di rame monetato valevano 12 grammi d’argento monetato, cioè L. 2,40 di nostra moneta. Il Portioli quindi ignorava assolutamente l’esistenza di questo quattrino coll’impresa del sole raggiante, ben differente dai tre di Gianfrancesco da esso illustrati, benché il chiariss. numismatico Dott. Umberto Rossi escluda affatto nelle monete dei capitani l’impresa del sole, ed afferma che tutte le loro monete sono quattrini coi busti di Vergilio, e l’arme dei Gonzaga. Ed allora come si spiega il sole in questo mio quattrino di Gianfrancesco? E vero, che il sole esiste, ma solo sotto Lodovico III e durò tutto il secolo XVII, avendolo battuto anche Carlo II (1637-65), come pure lo usarono i Gonzaga nelle zecche di Bozzolo, Sabbionetta e Castiglione delle Stiviere.

Dunque? all’erudito lettore spetta l’ultima parola, che ansiosamente attendo.

Venezia, Febbraio 1894.


Fulcio Luigi Miari
Membro del Veneto Ateneo.