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486 | alfredo comandini |
in Ravenna, per iniziativa del clero, in mezzo al quale erasi costituito apposito comitato, presieduto da monsignor Ghiselli, arcidiacono della metropolitana e vicario generale dell’archidiocesi di Ravenna.
Le feste durarono otto giorni, e il 23 luglio — festa di Sant’Apollinare, patrono di Ravenna — si presentò una commissione del clero al Cardinale Arcivescovo, mentre ritornava ai propri appartamenti dall’avere celebrato solenne pontificale alla metropolitana, e gli presentò in molte copie di bronzo, ed altre di argento e di oro la medaglia seguente:
30. Diamm. mm. 44.
- D/ — Busto a sinistra con zucchetto, mozzetta, catenella e croce al collo. In giro, ai lati: SEBASTIANUS GALEATIUS — CARD. ARCHIEP. RAV. Sotto il busto a destra: Johnson.
- R/ - Nel campo, in dieci righe: PARENTI OPTIMO - AD CELEBRITATEM DIEI – IX KAL. JUL. A. MDCCCXC QUO A LEONE XIII P. M. – CARDINALIS RENUNCIATUS EST - KLERUS EX UNIVERSA DIOEC. – PRAEEUNTE ORDINE SUPREMO – CANONICORUM – L. L. DICAVIT.
Questa medaglia fu incisa e coniata nello stabilimento S. Johnson di Milano: il ritratto del Cardinale Galeati vi è rassomigliantissimo; le epigrafi latine furono dettate dal prof. mons. Davide Farabulini. Sette esemplari della medaglia, e cioè, uno d’oro, due d’argento, quattro di bronzo — disposti in apposito elegante astuccio — furono inviati dal comitato al Cardinale Rampolla, segretario di Stato, perchè li rassegnasse a Papa Leone XIII, che fece scrivere dal Cardinale Rampolla una lettera dì aggradimento indirizzata al presidente del comitato, mons. Ghiselli.
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L’8 agosto 1890, ricorrendo il primo anniversario dalla morte di Benedetto Cairoli, veniva pubblicata in Roma dall’incisore Cav. Giovanni Vagnetti la medaglia seguente: