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STATERO D’ORO DI POSIDONIA1
Nelle vicinanze di Lavello, in Basilicata, fu rinvenuta poco tempo fa, una moneta d’oro di Posidonia del peso di grammi 8 e mezzo, per dimensione e tipo eguale perfettamente ai ben noti didrammi di quella città, del principio del V secolo.
Sul diritto di questo statero d’oro, è Nettuno, gradiente a destra che protende il braccio sinistro e vibra colla destra il tridente. Dinnanzi: ΠΟΣΕΙ.
Al rovescio: Toro volto a sinistra e leggenda retrograda ΠΟΣΕΙΔΑ.
Dal disegno e dalle epigrafi si desume che la moneta ha dovuto essere coniata tra il 480-460 a. C.
Quando mi mostrarono questa moneta, pensai subito si trattasse di una falsificazione; di una fusione cioè, a mezzo di matrice, ricavata sulla moneta d’argento. Ma, osservando attentamente la moneta dovetti bandire ogni sospetto di fusione, giacché erano evidenti le tracce del conio, e, sebbene il dritto, corroso alquanto, non offriva una superficie molto
- ↑ Il presente articolo venne tolto dall’Archivio Storico per le Provincie Napoletane. Anno XVIII, fasc. II, 1893.