Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
documenti visconteo-sforzeschi, ecc. | 459 |
- al principio dell’anno 1463 (vuolsi leggere 1462, vedi retro il documento n. 212). Ferdinando d’Aragona ne seguì l’esempio nel 1465.
220. — 1463, aprile 1, Milano. — Grida per la quale si notifica che il Podestà tiene presso di sé un mazzo d’argento stato tagliato e che nelle sue mani trovasi pure il delinquente [Reg. Panig. DD, 628].
221. — 1463, aprile 19, Parma. — Lorenzo da Pesaro, commissario di Parma, avvisa il duca di Milano d’avergli ieri spedite "più monete e medaglie recatate in uno canalle.„ Manda "di novo altre quatro monette diverse incluxe nela presente. Io ho comandato che più non se gli cerche: prego V. Signoria voglia presto advisarme quello se ha a fare, e V. S. gli potè mandare uno a vedere et a fare recerchare perchè io non gli poteria attendere„. [Classe: Zecca]1.
222. — 1463, dicembre 2, Milano. — Facoltà concessa dal duca di Milano al conte Giovanni Borromeo di poter far investigare le miniere d’oro, d’argento, di ferro, ecc. nel territorio Novarese [Reg. duc. n. 103, fol. 226].
- Per ulteriori concessioni, in data 1481, 17 luglio, nonché per le miniere d’oro della Vall’Anzasca, cfr. Bianchetti, L’Ossola inferiore (Torino, 1879), I, 342 seg.; II, 378 seg., 4512.
- ↑ Per notizie di altri tesori scoperti nel ducato milanese nel quattrocento, così a Covo, a Pavia e sul Piacentino cfr. Morbio, Monografia storica delle zecche italiane (Asti, 1867) p. 41-42 e Opere storico-numismatiche (Bologna, 1870) p. 171-172. Sempre da accettarsi cum grano salis le notizie del Morbio.
- ↑ Una concessione consimile era stata fatta (20 giugno 1460) al cons. ducale Tommaso Morone da Rieti (Reg. duc., n. 100, fol. 73 t.) — Per altre miniere argentifere cfr. Arch. stor. lomb., 1887, p. 517 e seg. Capitoli per le miniere d’argento di Val Marchirolo, dell’a. 1475, produsse il Morbio nel suo Codice Visconteo-sforzesco, (Milano, 1846), p. 469 e seg. e anche p. 460.