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fanno in li dicti Alfonsini et in quale modo li fanno, et da quanto tempo in qua li hanno facto1

171. — 1453, aprile 26, Milano. — Grida per il corso delle monete [Arch. civico Como, Lett. ducali, vol. VIII, fol. 84].

172. — 1453, giugno 8, Milano. — Assoluzione dal bando di Bartolomeo da Marliano, operaio nella zecca di Milano, ventenne e reo di falsificazione di certa quantità di grossi [Reg. Panig. E, 56 t.].

Grazia concessa dietro supplica della vecchia e povera di lui genitrice, in considerazione anche che il padre Giovanni era stato operaio nella medesima zecca, e morto, gli succedeva il figlio.

173. — 1453, giugno 15, Dal campo presso Seniga (Bresciano). — Pietro Accettanti, famigliare ducale, è costituito procuratore del duca Francesco Sforza a stipulare con Giacomo e Luchino fratelli Pestagalli la retrovendita della casa della Zecca [Reg. duc. V, fol. 137].

Eletto «ad stipulandum et recipiendum, prò nobis et nomine nostro, a dilectis civibus nostris Luchino et Jacobo, fratribus de Pistagallis, venditionem seu retrovenditionem liberam et francam, prout in eos pervenit nominative de sedimine ilio in quo fabricari solent monete Mediolani, sito in civitate nostra mediolani et porta Ticinensi in parochia sancti Ambrosini in solarolo cui coheret ab una parte heres qd.m magistri Maffioli de Castano ab alla heres qd.m Jacobi de Pasqualibus et ab alijs duobus partibus strata et hoc cum omnibus suis juribus et
  1. Da lettera del 12 gennaio 1452 (Daverio, Mss. a Brera, vol. IV. — Gazz. numismatica di Como, n. 12, anno VI), rilevasi che Rolando Pallavicino aveva al suo soldo septe magistri che non facevano altro che fabbricare moneta falsa Tedesche, Zenovese et de Savoia e che Rolando aveva mandato quatto some de monete todesche in terra todescha a cambiare in mercantia. Per falsificazioni su larga scala delle monete mantovane per parte dei Pallavicino negli anni 1454-56, cfr. i due documenti da noi editi in Gazz. numism., 1885, n. 12, p. 94.