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356 | alberto puschi |
- R/ – + CIVITA∽ TЄRGЄ∽TVM. Colomba coll’ali spiegate, volta a destra e tenente nel becco un ramoscello di olivo. Pezzi 3.
C. — Appartiene al conte Alberto II di Gorizia, 1 271- 1304, il denaro1 che ha nel
sinistra.
D. — Trento. Al vescovo Federico Wanga, 1207-1218, viene attribuito il grosso seguente, il quale potrebbe spettare del pari a qualcuno de’ suoi successori2.
- D/ — + • EPS TRIDENTI • Busto di prelato in pontificale
volto a sinistra, il quale tiene il pastorale ed impartisce la benedizione.
- R/ — + IMPERATOR e nel campo + F. Pezzi 1.
È invece di Eginone d’Appiano, altro vescovo di Trento, 1248-1273 il grosso3 che ha nel
- D/ — + CI....TRIDENTI. Busto come nel precedente.
- R/ — II’I — RE — RA — TO 8 Grande croce che divide tutta la moneta ed è accantonata da quattro rosette.
- Pezzi 1.
E. — Le monete di maggior importanza e rarità offerte dal tesoretto di Monfalcone, sono alcune contraffazioni del denaro tirolino di Meinardo prodotte da zecche dell’Italia settentrionale.
- ↑ Schweitzer, Abrégé de l'histoire des comtes de Gorice, pag. 65, num. 17.
- ↑ Gazzoletti, La zecca di Trento, pag. 33 e tav. I, n. 6.
- ↑ Gazzoletti, Op. cit., pag. 35 e tav. I, n. 8.