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il ducato d’oro anconitano nel secolo xiv | 337 |
sappia, non coniarono doppi zecchini prima del secolo decimoquinto: il primo doppio zecchino certo pubblicato dal Cinagli è quello di Pio II, (1458-1464)1 mentre l’altro di Alessandro V (1409-1410)2 è molto incerto perchè riferito sulla fede di un manoscritto e non per la conoscenza di un esemplare esistente.
Nel citato Catalogo Rossi al numero 7 evvi uno zecchino di Ancona così descritto:
- D/ – PPS + S • QVIRIACVS. Il Santo in piedi.
- R/ — DE ANCONA. Cavaliere armato galoppando a destra.
Siccome però non ne è riprodotto il tipo è difficile stabilire se appartenga all’epoca di cui parliamo.
Allo stato delle cose adunque ho creduto utile pubblicare un documento che ci afferma l’esistenza del ducato d’oro del Comune d’Ancona nel secolo XIV e ce ne dice il valore. Desso esiste, come ho detto, nell’archivio del Capitolo della Cattedrale di Fano3 e io lo riproduco da una copia esistente nell’archivio Municipale nei regesti dell’abate Tondini che facevano parte dell’archivio Amiani4.
„In Nom. D.ni Amen. An. Nativ. eiusd. M. CCC. LXV. Ind. tertia et die XVII Mens. lulii Pontif. Sanctiss. Patris et d.ni nostri d.ni Urbani divina provid. Papae quinti an. tertio. Noverint universi quod in mei Not. et testim. infrascript. presentia providus Vir Ser Severius lohannis de Faventia procur. et procur. Nomine honorab. viri Ser Ramesini de Ramesinis de Faventia Deposiu tarii Camerae R. E. in Ancona, confessus fuit et recognovit se vice et nom. d. Camerae habuisse et recepisse a Rever. in Chr.
- ↑ Cinagli Angelo, Le monete dei Papi, Fermo 1848, pag. 52.
- ↑ Idem, Op. cit., pag. 40.
- ↑ Pergamene, tomo III, num. 8.
- ↑ Archivio Amiani, num. 8-11, fascicolo II.