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IL DUCATO D’ORO ANCONITANO


NEL SECOLO XIV




La zecca Anconitana non fu ancora illustrata da alcuno con quell’ampiezza che richiederebbe l’importanza dell’argomento e molti punti della sua storia restano oscuri. Basti accennare al principio dell’esercizio della zecca. " La prima notizia della zecca di Ancona, „ scrivevano gli egregi signori Gnecchi nel loro Saggio di Bibliografia Numismatica delle Zecche Italiane si ha da una convenzione del 1249 coi Ravennati1 „ L’Olivieri invece aveva già pubblicato due documenti pesaresi del 1234 e 1235 che parlavano della moneta anconitana2; a questi due documenti accennò pure il Peruzzi nel primo tomo delle sue Dissertazioni là dove parla della zecca e delle monete3: ad essi posso aggiungere una carta dell’archivio capitolare di Fano anteriore di un decennio: è una enfiteusi creata il 2 Giugno 1225 per l’annua corrisposta di due denari anconitani4. Ma non è

  1. Francesco ed Ercole Gnecchi, Saggio di Bibliografia Numismatica delle Zecche italiane Medioevali e Moderne, Milano 1889, pag. 9.
  2. Annibale degli Abati Olivieri, Della Zecca di Pesaro e delle monete pesaresi dei secoli bassi, Bologna 1773, pag. X.
  3. Peruzzi, Dissertazioni anconitane. Volume I. Bologna 1818, pagina 271.
  4. Pergamene, tom. I.