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appunti di numismatica romana | 279 |
Pezzi semplici: | N. 3 | da gr.13 |
» 3 | » 11 | |
Pezzi 27. |
Pezzi ottenuti dalle verghe rotonde:
Pezzi semplici: | N. 1 | da gr. 15 |
„ 7 | „ 13 | |
„ 9 | „ 12 1/2 | |
„ 15 | „ 12 | |
„ 11 | „ 11 1/2 | |
„ 3 | » 11 | |
„ 4 | „ 10 | |
„ 1 | „ 8 | |
„ 1 | „ 7 | |
Pezzi 54 (escluso quello di dimensioni maggiori rappresentato pel primo nella tavola). |
Questi pesi significano che i pezzi erano destinati a coniare dei sesterzi e dei dupondii, ossia dei grandi e dei medii bronzi assai probabilmente nel II e III secolo.
I pezzi riusciti più pesanti si sceglievano per coniare dei gran bronzi, e dopo un certo limite si destinavano ai medii bronzi, scartando e rifondendo quelli che fossero decisamente troppo leggeri, — così almeno parrebbe lecito argomentale. — Il modo di fabbricazione, quale ci risulta dal ripostiglio, ci illumina sulla enorme differenza di peso, che troviamo fra monete di bronzo della medesima specie e ci mette bene in guardia dal basare troppo certi ragionamenti o certe induzioni sul peso individuale delle monete di bronzo. Il bronzo all’epoca imperiale era moneta di conto; e, non possedendo gli antichi mezzi meccanici come li possediamo noi, per avere un frazionamento uniforme del metallo, non si badava tanto pel sottile sul più o sul meno, del peso.
Certo è che per tali differenze conviene ripetere quanto più sopra si disse relativamente alla mag-