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262 | notizie varie |
dioso monastero ed una chiesa ad esso annessa. Il terreno finora coltivato a vigna è stato smosso fino ad una grande profondità per le fondamenta della chiesa.
Fu verso la fine di Marzo che nel fare un cavo per le fondamenta del monastero, alla profondità di tre metri, scaturirono le monete d’oro fiammanti di Lucio Vero, di cui si è tanto parlato nei decorsi giorni. Il terrazziere che fece la fortunata scoperta, si affrettò a riempirsene le tasche, ma accortisene anche gli altri cinque suoi compagni che con lui trovavansi nello stesso cavo, si gettarono tutti sulle monete e ognuno procurò di prenderne quante più poteva. Nessun altro dei duecento operai che lavorano a quella costruzione si accorse del ritrovamento del tesoro.
Usciti a sera dalla fabbrica i sei operai possessori delle monete, vennero a contesa fra loro per la ripartizione del bottino e uno di essi, che si ritenne danneggiato, denunziò il fatto alla Questura, la quale, operate alcune perquisizioni, sequestrò 39 delle monete trovate ed arrestò tre degli operai che ne erano in possesso. Gli altri fuggirono.
Altre sei monete furono rintracciate dall’Ing. Vespignani direttore dei lavori.
Le monete conosciute sono tutte di Lucio Vero, di tre varietà, e pare che non siano state in circolazione poiché conservano il lucido del conio. Sono di bellissima arte e specialmente le teste hanno un rilievo pronunziato.
Eccone la descrizione secondo il Cohen:
N. 157. D/ – L • VERVS AVG • ARMENIACVS. Busto laureato e drappeggiato a destra.
- R/ – TR • P • IIII • IMP • II • COS • II (in giro) REX ARMEN • DAT • (all’esergo). Vero seduto a destra sur un palco; dietro di lui il prefetto del pretorio in piedi; davanti un soldato in piedi. In basso un re armeno.
N. 247. D/ – L • VERVS • AVG • ARMENIACVS • Busto laureato e drappeggiato a destra.
- R/ — Vittoria seminuda in piedi a destra che colloca uno scudo sopra una palma sulla quale è scritto VIC • AVG •