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NOTIZIE VARIE
Le monete tra le ceneri di Vetulonia.
" Stimatissimo Sig. Direttore,
" Appena ricevuta la sua lettera d’ieri ho subito preso in mano la penna per soddisfare alla sua richiesta, ma la prevengo che non mi è possibile che brevemente.
" Ecco dunque.
- Assicurata sul Poggio di Vetulonia l’esistenza di una inesauribile e antichissima necropoli; ripiene tre sale del Museo Vetuloniese che fa parte del Museo Archeologico Fiorentino, dei tanti tesori tolti a quelle tombe; completata anche la numismatica di Vetulonia, mi venne quest’anno vaghezza di riscontrare se avanzi pure si conservavano della antica città entro il perimetro delle sue mura gigantesche.
I resultati sono stati splendidissimi; ma di questi mi è impossibile di dare per lettera alcun ragguaglio.
" Le dirò in compendio che quegli avanzi esistono tutti a non molta profondità dalla superficie; che essi, per saggi praticati in varii punti, occupano tutta l’area vastissima delle mura di cinta; che la città fu in gran parte distrutta dalle fiamme, e che con gli scavi sembra quasi di sorprenderla nell’atto stesso della catastrofe, onde, le strade lastricate sono ingombre dalle rovine dei tetti e dei muri, i vani sono coperti da quelle rovine medesime che hanno spezzato tutto ciò che vi si trovava, anfore e vasi in gran quantità e oggetti d’uso famigliare e di mestiere; perfino le fogne ed i pozzi sono ripieni di frantumi e di colaticci.
- In generale, non le dico di più: in breve ne sarà pubblicata la relazione ufficiale, ed ella potrà soddisfare anche a questa curiosità.
" Ed ora, in particolare, delle monete.